Le cause come è evidente nella tabella sottostante sono numerose:
L’acufene può essere classificato in acuto, subacuto e cronico.
In genere i suoni percepiti vanno dalla predominanza delle basse frequenze (come il suono di una conchiglia del mare) ad un suono improvviso avvertito nella Malattia di Menière o dei rumori di alta frequenza, fischi o rumori di insetti.
Può succedere che gli acufeni non vengano curati con una terapia adeguata e quindi persistano negli anni successivi diventando cronici a tutti gli effetti.
Questo disturbo può creare un vero e proprio stato invalidante coinvolgendo l’aspetto psicologico ed emozionale del malato, la sua vita di relazione, il ritmo sonno-veglia, le attitudini lavorative, il livello di attenzione e concentrazione inducendo o potenziando stati ansiosi e interferendo sulla qualità della vita.
In taluni casi gli acufeni possono essere collegati a una patologia dell’orecchio, accompagnati talvolta da una diminuzione dell’udito. Affezioni dell’orecchio che comportano perdita dell’udito, tappo di cerume, otite media acuta e cronica, otosclerosi possono essere accompagnate da acufeni.
Quando gli acufeni compaiono in conseguenza ad un danno del neuroepitelio cocleare possono essere interpretati come l’equivalente di parestesie. Sono spesso frequenti acufeni anche nella patologia del nervo acustico, come nel neurinoma dell’VIII e nei tumori dell’angolo ponto-cerebellare e anche in taluni casi di patologia vascolare. Inoltre gli acufeni possono essere provocati da idrope endolinfatica e possono essere presenti nella sindrome di Menière e nella sordità improvvisa.
In particolare l’idrope, dagli studi più recenti della letteratura, sembra essere la causa più frequente degli acufeni. Con l’idrope si intende una disfunzione idromeccanica esercitata dai liquidi cocleari in eccesso sulle cellule ciliate della coclea. Nell’insorgenza dell’idrope svolge un ruolo importante l’ormone antidiuretico (ADH) o vasopressina prodotto dall’ipotalamo e rilasciato in circolo dalla ghiandola ipofisi. Recettori per l’ADH sono presenti a livello dell’orecchio interno. La produzione dell’ormone è stimolata soprattutto dallo stress (vedi “modello di organizzazione del Centro di Diagnosi e Terapia multidisciplinare degli acufeni”).
La diagnosi inizia valutando fattori di rischio quali lavori rumorosi, abuso di fumo, farmaci ototossici, intolleranze alimentari, diabete.
Si prosegue poi con esami particolari a seconda dei casi non dimenticando che l’acufene non è una malattia , ma un sintomo di qualche disturbo e come tale deve essere indagato.
L’acufene è un sintomo che per la sua complessità va gestito in modo multidisciplinare coinvolgendo oltre allo Specialista Otorinolaringoiatra anche altri Specialisti in quanto l’acufene genera solitamente notevole disagio emozionale per il paziente. In particolare viene eseguito dai nostri Specialisti l’Acufene Assessment che, oltre ad una adeguata valutazione consente di autoregolare, attraverso l’utilizzo della moderna tecnologia, la risposta comportamentale ed emozionale della persona, favorendo lo stato di salute.